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Il volontariato ha un grandissimo impatto sociale perchè costruisce legami ed è uno strumento di democrazia.
Il CSV di Cuneo, che sabato 2 dicembre ha concluso i festeggiamenti dei 20 anni di attività con il convegno “Fare bene insieme. Costruire il presente immaginando il futuro“, è un esempio di democrazia e di partecipazione attiva: con circa 600 ETS accreditati e 328 ETS soci, contribuisce, con tante attività e progetti, al benessere della collettività.
Il momento di confronto è stato importante per dialogare con Enti e Istituzioni che in questo ventennio hanno lavorato con il CSV e con i quali è importante capire come affrontare le sfide che aspettano il volontariato nei prossimi anni.

La tavola rotonda, organizzata per parlare delle sfide che attendono il terzo settore, ha potuto contare sui preziosi contributi di Ezio Raviola, Presidente Fondazione CRC, Alessandro Durando, Presidente di Confcooperative Cuneo, Giancarlo Arneodo, Presidente CSAC Consorzio socio assistenziale del cuneese (in rappresentanza di tutti i Consorzi della provincia), Marco Grillo, Direttore sanitario ASL CN1, Antonio Moschella, Ufficio scolastico provinciale e Claudio Latino, consigliere CSV NET.
L’importanza della collaborazione e delle sinergie sul territorio è emersa da tanti interventi: l’ha sottolineato il Presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola che ha messo l’accento sull’importanza del volontariato per il tessuto sociale della nostra provincia.
Il ruolo centrale del volontariato è stato sottolineato anche dal Direttore sanitario dell’ASL CN1 Marco Grillo: il volontario in sanità rafforza la rete e il senso di appartenenza alla comunità. Volontario che però deve essere formato per riuscire a rispondere ai bisogni emergenti.
L’importanza delle competenze dei volontari è stata sottolineata anche da Giuseppe Viada, intervenuto come Presidente dell’Organismo Territoriale di Controllo di Piemonte e Valle d’Aosta. Viada, storico conoscitore del settore in Granda e protagonista della nascita del CSV Cuneo, ha sottolineato come il volontario debba lavorare in un’ottica di impresa: il bene prodotto deve essere coerente con la struttura e con il contesto sociale in cui si opera.
Antonio Moschella dell’Ufficio Scolastico Provinciale ha voluto invece mettere l’accento sull’importanza di costruire la mentalità del volontariato e cittadinanza attiva tra i giovani, ragazzi che, con gli strumenti giusti a disposizione, possono dare vita a grandi ideali.
Il discorso dei giovani è emerso più volte nel corso della giornata ed è un dato importante emerso dall’Indagine sul volontariato in Provincia di Cuneo condotta da Eclectica + presentata in anteprima nel convegno e disponibile in consultazione sul sito del CSV di Cuneo (www.csvcuneo.it).

Oltre all’indagine sul volontariato sono state presentate anche due novità editoriali: la rivista Società Solidale pubblicata esclusivamente online (abbandonando la stampa cartacea in linea con gli obiettivi dell’agenda ONU 2030 presenti nelle linee strategiche da raggiungere per i CSV) e consultabile dalla home page del sito www.csvcuneo.it e la serie di Podcast VolontAIR realizzata per il CSV da Marco Malinki di Nelr.it Non è La Radio.
I podcast sono uno strumento di comunicazione nuovo che il CSV ha inteso proporre per raccontare e diffondere le storie di volontariato e volontari cuneesi: una nuova modalità che permette di immergersi nel racconto e di ascoltare, dalle voci dei protagonisti, emozionandosi con loro.
Massimo Maria Macagno, Presidente CSV Cuneo, a conclusione del convegno ha dichiarato: “La giornata ha sviscerato le tante diverse sfide che deve affrontare il volontariato: è stato sottolineato come sia cambiato il ruolo dei CSV che oggi è di stimolo, di crescita, valorizzazione e promozione del volontariato nel territorio ma è soprattutto emersa la voglia delle associazioni di accettare la sfida del cambiamento. Per affrontare il cambio di scenario bisogna avere la forza di collaborare fra associazioni, con le istituzioni e tutti gli attori pubblici e privati. La giornata ci ha permesso di capire che concetti quali collaborazione, rete, nuove strategie non sono solamente termini di un paradigma, ma sono strumenti, mezzi, obiettivi ma soprattutto valori in cui dobbiamo credere e identificarci”.