Scadenza: 30 aprile 2024

Bando SPACE_24 di Fondazione Compagnia di San Paolo.

Elementi di contesto

Nella programmazione strategica 2021-2024, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha assunto l’impegno di “valorizzare i presidi culturali e civici individuando i nodi di questa potenziale rete capillare nel Nord-Ovest di nuovi centri culturali, centri culturali indipendenti e centri di aggregazione civica al fine di ottimizzare eccellenze e antenne sul territorio e avviare percorsi di sviluppo per quelli dove si intravvede un potenziale”. Questi presidi e centri, nel linguaggio della Compagnia, hanno assunto il nome di “spazi di partecipazione” (di seguito spazi). In linea con questo obiettivo, è stato pubblicato nel 2021 il bando triennale SPACE – Spazi di Partecipazione Al CEntro, con cui la Fondazione si rivolgeva agli spazi in un momento di forte difficoltà e incertezza causata dal Covid, dai lockdown e dalle chiusure e restrizioni dei luoghi aperti al pubblico durate per oltre 2 anni. Il bando ha distribuito 5 milioni di euro a 100 realtà a cui si sono aggiunti ulteriori sostegni ad altri centri su diversificate linee di finanziamento della Compagnia; è stata inoltre costituita una comunità di pratica tra i gestori che punta alla facilitazione di networking e al rafforzamento delle competenze utili ad assicurare la loro sostenibilità e sviluppo; la Compagnia così riconosciuto l’importanza di questa infrastruttura sociale e culturale che svolge un ruolo primario nell’attivazione della partecipazione civica del Paese.

Il bando Space 24 ha oggi l’intento di produrre un rafforzamento organizzativo e gestionale.

Finalità generali e obiettivi specifici del bando

Il bando è orientato al rafforzamento organizzativo e gestionale degli spazi di partecipazione attiva in Piemonte, Liguria e/o Valle d’Aosta. La sua finalità generale è agire sulla robustezza organizzativa degli spazi attraverso processi di innovazione, sostenibilità e autonomia e, conseguentemente, di loro indipendenza.

Gli obiettivi specifici del bando sono i seguenti:

dotare i gestori degli spazi di strumenti di costruzione e controllo budgetario della gestione dei medesimi quali ramo di attività specifico all’interno del più generale bilancio degli enti gestori;
massimizzare l’efficienza, l’efficacia e l’impatto degli spazi che operano sui territori di riferimento della Fondazione, comprese le aree interne e montane, da un punto di vista organizzativo e gestionale orientato alla sostenibilità;
rendere possibile l’utilizzo da parte degli spazi di consulenze professionali utili a programmarne l’evoluzione organizzativa;
preparare gli spazi ad azioni consapevoli di posizionamento e fundraising;
irrobustire la cooperazione orizzontale tra gli spazi e altri enti, pubblici, privati, del terzo settore e dell’associazionismo informale presenti nel territorio, così da rendere le esperienze civiche e culturali più durature nel tempo.

Spazi di partecipazione ammissibili

Gli “spazi di partecipazione” sono, ai sensi del bando SPACE_24, realtà che attivano una partecipazione culturale e civica dal basso nel territorio in cui sono inseriti: sono attori degli spazi, oltre gli enti che li gestiscono, volontari/e, ragazzi e ragazze del servizio civile, soci, persone che partecipano a crowdfunding, portatori di progetti partecipati, sottoscrittori di patti di collaborazione, reti formali e informali, gruppi informali di cittadini che dedicano con maggiore o minore sistematicità del tempo di servizio.
Questa definizione non si riferisce a tutti i centri culturali, i circoli, i teatri, le biblioteche, i centri di aggregazione, live club, le bocciofile, centri di protagonismo giovanile, spazi co-working, ecc. che naturalmente sono in numero molto più ampio.
Nati per lo più dall’autonoma iniziativa dei cittadini, il loro obiettivo è la condivisione di valori e pratiche culturali e/o la produzione e consumo culturali collettivi e/o la promozione della partecipazione civica e la cittadinanza attiva legata a forme in senso lato culturali; esercitano tutti funzioni di welfare di comunità in un’ottica di auto-organizzazione collettiva, in costante dialogo con gli abitanti del circondario, intercettando anche bisogni non conclamati e cercando di rispondervi offrendosi come un’opportunità di azione collettiva dal basso. Alcuni di essi si distinguono per innovazione culturale e civica con spiccata attenzione alla sostenibilità gestionale, capaci di generare e talvolta attrarre imprese culturali.

Parliamo quindi di realtà, con caratteristiche comuni che si potrebbero sintetizzare così:

gestite o co-gestite da enti del terzo settore;
aperte sistematicamente alla cittadinanza (quindi con giorni e orari di apertura pubblici);
che esercitano intenzionalmente una funzione di presidio culturale e civico dedicato a un territorio o una collettività specifica e quindi caratterizzati da una forte relazione con chi li frequenta, con uno stile marcatamente inclusivo;
multifunzionali;
spesso aperti all’uso spontaneo e informale da parte degli abitanti;
con un modello di gestione economica, senza fini di lucro, basata su una componente significativa di entrate proprie (quote associative, contributi degli utenti, somministrazione, biglietti, ecc.).

Gli spazi oggetto della richiesta sono ammissibili alla fase di valutazione se rispecchiano tutte le caratteristiche di base individuate nella definizione sopra descritta e sono, al momento della presentazione della richiesta, già aperti e in funzione.

Titolarità della candidatura

La candidatura dovrà essere presentata da un ente che gestisce o co-gestisce lo spazio oggetto della domanda. L’ente deve essere ammissibile ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo, secondo quanto indicato nelle Linee applicative del Regolamento delle attività istituzionali della Fondazione. Nel caso di co-gestione dello spazio da parte di più soggetti, l’ente proponente figurerà quale capofila di un partenariato che comprenderà tutti i co-gestori e dovrà essere accompagnato da un accordo scritto che regoli i rapporti fra i partner ai fini della candidatura, sottoscritto da tutti i co-gestori.

Non sono ammissibili gli enti che sono o sono stati beneficiari di un contributo del bando Next Generation YOU della Compagnia con un piano incentrato prevalentemente sullo spazio, nonché gli “enti partecipati” dalla stessa. Sono altresì escluse le Case del Quartiere di Torino aderenti all’Associazione Rete Case del Quartiere e la Casa di Quartiere 13D Certosa di Genova, oltre agli spazi gestiti direttamente da amministrazioni pubbliche, le quali sono a loro volta escluse dal perimetro di questo bando.
Fasi e contenuti delle candidature

Il bando è articolato in due fasi.

Fase 1: la manifestazione di interesse

La Fase 1 del bando richiede la presentazione di una manifestazione d’interesse da parte di un ente gestore in possesso dei requisiti di ammissibilità e interessato ad accedere al percorso previsto dal bando. La manifestazione d’interesse servirà alla Compagnia per comprendere i seguenti elementi:

caratteristiche dello spazio;
necessità evidenziate dalla governance dello spazio che spingono i gestori a intraprendere un percorso di trasformazione organizzativa.

In questa fase lo spazio candidato non dovrà ancora identificare il consulente strategico che lo supporti. La Compagnia, per gli spazi che accederanno alla Fase 2, faciliterà la conoscenza e l’incontro con una rosa di consulenti (non vincolante per la scelta), tra i quali si potrà identificare chi affiancherà lo spazio nella formulazione del dossier di sviluppo (Fase 2). Gli spazi saranno liberi di scegliere i propri consulenti anche al di fuori della rosa proposta.

Fase 2: il dossier di sviluppo

Potranno accedere alla Fase 2 gli spazi selezionati nella Fase 1. La Fase 2 richiede la presentazione di un dossier di sviluppo, elaborato con il supporto del consulente strategico, comprendente:
a) il budget dello spazio per l’anno 2025;
b) un’analisi organizzativa dello spazio;
c) un progetto di implementazione.

L’analisi organizzativa (lettera b dell’elenco precedente):

disegnerà la situazione di partenza (as is) con riferimento alle principali dimensioni organizzative dell’ente: analisi gestionale (mappatura dei processi, scomposizione in fasi e attività), economico-finanziaria (dati e indicatori di bilancio), organizzativa (responsabilità e ruoli, competenze disponibili e mancanti), e relazionale (tipologia degli utenti, analisi degli stakeholder, bisogni aggiornati del territorio, strategia di comunicazione);
definirà la situazione desiderata (to be) al massimo a 36 mesi, verso cui indirizzare la propria strategia di sviluppo gestionale;
identificherà uno o più ambiti di sviluppo e/o rafforzamento dello spazio (attrazione di nuove risorse, miglioramento organizzativo e/o gestionale).

Il progetto di implementazione (lettera c dell’elenco precedente):

riguarda la messa in pratica del piano di sviluppo organizzato in strumenti, processi e azioni;
avrà durata dai 12 ai 18 mesi;
comprenderà la descrizione di un work plan contenente i deliverable del progetto in ciascuna fase in cui esso si articola, i tempi di realizzazione, precisando gli esperti di settore che l’ente intende coinvolgere (competenze specifiche, attività svolte);
comprenderà l’individuazione del project manager (interno all’organizzazione) e del gruppo di lavoro con la specificazione delle figure professionali e delle loro competenze, del ruolo di ciascuno nell’organizzazione e della funzione svolta nella realizzazione del progetto esecutivo;
comprenderà il budget di progetto con il dettaglio dei costi relativi a risorse umane e collaborazioni, prodotti e servizi, acquisto di materiali di consumo, costi figurativi ecc., da un lato, e dall’altro le entrate destinate al progetto.

Indicazioni e strumenti più dettagliati per la Fase 2 saranno comunicati agli spazi selezionati in modo concomitante con gli esiti della Fase 1.

La Fase 2 si concluderà con una nuova selezione di merito tra le candidature presentate e la delibera di un secondo contributo per realizzare il progetto di implementazione.

Modalità di presentazione delle domande

La partecipazione al bando comporta automaticamente l’accettazione delle procedure, dei criteri e delle indicazioni a esso riferite. La mancanza dei requisiti soggettivi (tipologia degli enti concorrenti) e oggettivi (contenuto delle proposte), nonché l’inosservanza delle condizioni e delle procedure previste comporteranno l’esclusione della richiesta di partecipazione.

  • La presentazione delle candidature avviene tramite la procedura ROL (Richiesta On-Line), reperibile nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione, accedendo all’apposita modulistica dedicata al bando per ciascuna fase del processo di selezione. È ora disponibile il modulo dedicato alla Fase 1 del bando “SPACE_24 Fase 1: Manifestazione di interesse”.
  • Il modulo per la Fase 2 “SPACE_24 Fase 2: Dossier di sviluppo” sarà accessibile agli enti che supereranno la Fase 1.Esiti

Le candidature selezionate con riferimento alla Fase 1 saranno pubblicate sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo entro il 30 giugno 2024. È inteso che le iniziative non citate debbano ritenersi non accolte e quindi escluse dall’accesso alla Fase 2.

Info di contatto

Informazioni, esigenze di chiarimento e ogni altra richiesta di contatto saranno da indirizzare a missionepartecipazione@compagniadisanpaolo.it.

Per domande tecniche sul percorso di compilazione on-line è possibile utilizzare l’indirizzo assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.