Acat Alba langhe e Roero

Settore: sanitario
Sede: via Vivaro 2 – 12051 ALBA
Email: acat-alba@libero.it
Telefono: 3383634910
Asl Cn2 Alba Sert: 0173316210

I volontari di Acat Alba Langhe Roero sono persenti all’ospedale di Alba il martedì dalle 18 alle 19 e il sabato dalle 13 alle 14. Di seguito i riferimenti dei vari Club:

Cat – Club alcologico territoriale – Il Club è una comunità multifamigliare libera, aperta e ben inserita nel territorio. Accoglie le famiglie che hanno un disagio alcolcorrelato e per questo il Club è ben visibile nella comunità dove ha sede il Club. Ne sono componenti le famiglie che lo frequentano e il servitore-insegnante (persona che all’interno del Club ha ruolo e responsabilità specifiche, incoraggia e anima la ricerca del cambiamento) e naturalmente tutte le nuove famiglie che desiderano farne parte.
Il Professor Vladimir Hudolin ha concepito il metodo dei Club per le famiglie della comunità che hanno problemi alcolcorrelati e complessi, operano secondo un approccio familiare perché, se c’è un problema all’interno di una famiglia, questo non riguarda mai un singolo membro: ad esempio chi beve, ma riguarda tutta la famiglia.
Si parla di approccio famigliare perché se frequenta solo un membro della famiglia, il movimento del cambiamento non é possibile. Senza il confronto e la condivisione delle esperienze e delle emozioni è tutto più macchinoso, reso difficile dalla mancanza della nostra famiglia. È come se continuassimo a patire gli effetti dell’alcol, anche se non beviamo più.
Magari, voi che siete “la nuova famiglia“ v’imbatterete in Club in cui ci sono famiglie che non frequentano insieme, solo la moglie o solo il marito, molto sovente, figli che non si vedono mai ma questo è l’annoso problema delle convinzioni, come quella che i figli, i bambini non sanno, non devono sapere, non devono vedere e invece sanno tutto e soffrono come e più di noi.
Pensate invece che i giovani, i bambini, gli adolescenti e i ragazzi, sono la gioia di vivere, il nostro futuro e non abbiamo nessun diritto di escluderli dal nostro percorso e dalla possibilità di crescere, ritrovando serenità per migliorare il presente e progettare un futuro più felice.
Inoltre al Club possono davvero arrivare persone sole: perché l’hanno deciso loro o perché gli altri, famiglia e amici, hanno deciso di rompere i rapporti. Anche in questo caso parliamo lo stesso di famiglia, con la “famiglia solidale“, una famiglia disponibile a condividere il percorso di cambiamento di quella persona.
Nel movimento dei Club non ci sono persone sole, siamo una famiglia!
Cambiamento, movimento: ne sentiremo parlare sempre nel Club. Ciò non significa che questo deve avvenire esclusivamente nel Club, anzi è proprio al di fuori di esso che il cambiamento si concretizza.
Smettiamo di bere, continuiamo a farlo e intanto modifichiamo poco a poco il nostro carattere, miglioriamo il nostro stile di vita, diamo una nuova qualità al nostro benessere.
Non è il Club che risolve i problemi, ma sono le persone che acquisendo gli strumenti giusti, imparano ad accettarli, ad affrontarli e risolverli. (Fonte: www.arcatpiemonte.it).

Vladimir Hudolin, nasce a Ougolin (Croazia) il 2 maggio del 1922, psichiatra ed esperto internazionale di problemi legati al consumo di alcol e droga. È stato direttore della Clinica di Neurologia, Psichiatria ed altre dipendenze dell’Ospedale Universitario di Zagabria e titolare della cattedra di neurologia, psichiatria e psicologia medica della stessa Università. È stato presidente della Associazione Mondiale di Psichiatria Sociale; Presidente Onorario della Associazione Mediterranea di Psichiatria Sociale nonché membro del Gruppo degli Esperti dell’OMS per l’alcolismo ed altre dipendenze. Negli anni 1952 e ‘53 è stato borsista dell’OMS in Gran Bretagna e Svezia. In quegli anni, in quei paesi, prende piede la “ open door policy in psychiatry”, e Il Professore si incontra proprio a Londra con lo psichiatra Italiano Franco Basaglia con cui inizia una proficua collaborazione e amicizia che durerà per molto tempo anche dopo il loro ritorno In Italia. Lavora nella comunità terapeutica diretta da Maxwell Jones, nei piccoli gruppi psicoterapici di Joshua Bierer ed in grandi ospedali psichiatrici. Al rientro a Zagabria diviene vicedirettore del reparto neuropsichiatrico dell’Ospedale “M. Stojanovic” ed introduce i nuovi metodi. Nel 1952 sposa la sua assistente dottoressa Visnja Hudolin che lavorerà e insegnerà al suo fianco durante tutta la carriera scientifica e a lui sopravvissuta, è deceduta alcuni anni dopo: il 13 Aprile 2008 a Zagabria. Durante la sua Carriera Universitaria e Scientifica è membro del Comitato di Redazione di numerose riviste internazionali del settore e autore di oltre 350 pubblicazioni nonché di 20 libri, prima ancora di produrre una amplissima raccolta bibliografica dell’Approccio Ecologico-Sociale sul quale si fonda oggi il lavoro dei Club degli Alcolisti in Trattamento di cui è riconosciuto essere l’ideatore. Negli anni 90 è stato candidato come Premio Nobel per la Pace.
È deceduto a Zagabria il 26 Dicembre 1996.

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