Scadenza: 15 maggio 2023

Bando Cambiamenti per nuovi contesti inclusivi di Fondazione Time2 : il nuovo bando rivolto a enti nonprofit, enti pubblici e designer.
Negli ultimi anni sono avvenuti cambiamenti profondi nel modo di considerare le disabilità. Cambiano i modelli a partire dai quali le rappresentiamo, i quadri legislativi di riferimento e soprattutto le aspettative e i desideri delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Grazie alla crescita della consapevolezza che le disabilità sono parte della diversità umana in quanto tale, e non una “eccezione”, e grazie alla diffusione e democratizzazione dei mezzi di comunicazione, si fa sempre più condivisa e diffusa l’idea che vede il modello dei diritti come quello maggiormente in grado di riconoscere alle persone con disabilità l’esercizio della cittadinanza al pari degli altri. Guardare alla disabilità nella prospettiva dei diritti significa mettere al centro dell’impegno trasformativo tutti i supporti necessari ad aumentare le opportunità per le persone con disabilità di essere, nel concreto, cittadini e cittadine. Da questa prospettiva l’eventuale mancanza di accesso non è più riconducibile a una caratteristica dell’individuo, ma alla relazione tra l’individuo e i contesti di vita. La spinta decisiva verso questa direzione è stata data dalla Convenzione delle nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2006 (ratificata con la Legge 18 del 3 marzo 2009; di seguito anche Convenzione ONU). Essa riconosce che la disabilità è un concetto multidimensionale, in evoluzione ed è il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un
individuo, i fattori personali e i fattori ambientali. Questi ultimi rappresentano le circostanze in cui vive la persona e possono avere un effetto “disabilitante” quando impediscono la piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri.
La qualità della relazione tra la persona e “le circostanze”, ovvero il suo contesto di vita, è fortemente influenzata dall’esistenza o meno di barriere materiali o immateriali. Su tali barriere è possibile agire per favorire accessibilità, piena partecipazione alla vita collettiva e quindi inclusione. Intervenire è ulteriormente urgente in situazioni in cui si intrecciano livelli multipli di disuguaglianza, dove cioè alla disabilità si sommano altre condizioni di discriminazione econo-
mica, sociale, di genere, di classe, di provenienza geografica.
La promozione di una maggiore accessibilità, pertanto, chiama in causa i diversi ambiti (sociali, umani, relazionali, sportivi, culturali, artistici, educativi, abitativi, lavorativi, politici, di cura) della vita e della socialità di tutte le persone, qui detti “contesti”, e non solamente quelli specialistici, protetti o subordinati alle capacità della persona con disabilità.
La Convenzione ONU parla infatti di diritto di “vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita” (art.10) e di “inclusione nella società con la stessa libertà di scelta delle altre persone”.
Ciò significa progettare e promuovere contesti ordinari che siano funzionali e accessibili a tutte e tutti, nei quali non sia la persona con disabilità a dover raggiungere un livello di funzionamento “adeguato”, bensì dove siano i contesti a divenire competenti, accessibili e interdipendenti ai diversi funzionamenti delle persone che li attraversano.
Il programma Cambiamenti agisce in realizzazione di tale indirizzo.

ella propria Strategia di intervento 2023-2025 (a cui si rimanda per gli approfondimenti sulla Teoria del Cambiamento adottata, disponibile al link https://bit.ly/SDIFT2Sito), Fondazione Time2 ha identificato, come una delle modalità per perseguire e generare cambiamento, il sostegno a iniziative e organizzazioni che implementano e propongono una trasformazione della relazione tra persone e contesti circostanti verso un assetto maggiormente egualitario, accessibile e inclusivo. Con il bando Cambiamenti, Fondazione Time2 mira ad accrescere le condizioni favorevoli affinché le persone con disabilità possano vivere pienamente il territorio in cui abitano, attraverso un ruolo attivo, di pari dignità e di uguali diritti e possano esercitare effettivo protagonismo,
autodeterminazione e piena partecipazione.
A questo scopo, sostiene e accompagna le iniziative che agiscono per il cambiamento dei contesti della vita di tutti.
Si tratta di un cambiamento sistemico, per il quale è necessario “unire le forze”. Da un lato, significa stimolare la mescolanza di competenze, metodi e approcci per la progettazione e l’implementazione delle iniziative. Dall’altro, significa superare un modello meramente erogativo per passare ad un modello finalizzato a mettere a disposizione non solo risorse economiche ma anche opportunità di formazione e di accrescimento delle conoscenze, percorsi di affiancamento e di scambio delle esperienze maturate, adozione di strumenti di monitoraggio dei risultati, nell’ottica di rendere scalabili le iniziative finanziate.
A questo fine, il presente bando segue una logica di intervento progressivo e collaborativo così articolato:
fasi progressive di presentazione e sviluppo delle proposte da parte degli enti proponenti;
l’incontro tra gli enti promotori delle iniziative di cambiamento e persone dotate di elevata expertise professionale nel settore del design e della progettazione
sociale e culturale (vedi sezione 7 “Matching”).
Con questa modalità si intende in primo luogo stimolare una riflessione strategica dei soggetti proponenti sulle sfide poste dalla relazione tra persone con disabilità e contesti e costruire proposte di intervento a maggior potenziale trasformativo e di impatto. In secondo luogo, si vuole promuovere la collaborazione tra enti proponenti e professioniste1 nel settore della progettazione sociale, culturale, artistica e del design, al fine di favorire lo sviluppo di soluzioni innovative, anche mediante l’applicazione di metodi di progettazione e realizzazione orientati al protagonismo delle persone coinvolte, al design dell’accessibilità, all’uti-
lizzo di linguaggi creativi e universali, al coinvolgimento e alla corresponsabilità delle reti e delle comunità e dunque volti a massimizzare l’impatto sociale.
A loro volta, le professioniste e i professionisti di progettazione e design avranno occasione di misurare i metodi, gli approcci e le soluzioni di cui sono esperte, alle ambiziose sfide di cambiamento dei contesti per una maggiore accessibilità. Cambiamenti si rivolge dunque a (vedi sezione 8 “Soggetti ammissibili”):
• Enti non profit e gruppi che si occupano di disabilità o che svolgono attività di interesse generale e di utilità sociale, culturale, artistica – e che vogliono intervenire sull’accessibilità dei contesti in cui agiscono. Particolare interesse è rivolto alle proposte capaci di valorizzare le reti esistenti, costruire alleanze strategiche con soggetti attivi e cogliere le opportunità di cambiamento dei territori in cui intervengono.
• Designer, project manager socio-culturali, professioniste della progettazione sociale (di seguito anche solo “designer”), in forma individuale o associata, interessate e competenti nel collaborare alla formulazione e allo sviluppo di proposte di cambiamento quali quelle qui prospettate – in qualità di fornitori o di partner di progetto. Si intendono per “designer” le persone fisiche, le associazioni, le organizzazioni operanti nel campo della progettazione sociale e culturale, del design di servizi, della progettazione collaborativa e del design universale, che adottano una particolare attenzione allo sviluppo di nuove soluzioni di accessibilità e agiscono per il cambiamento sociale e culturale dei contesti.
Obiettivi specifici
Il bando Cambiamenti intende favorire le iniziative che agiscono nei contesti e cambiano la cultura e il senso comune legato alla disabilità, con particolare attenzione alle situazioni che riproducono disuguaglianze multiple e discriminazioni intersezionali. In particolare, attraverso questo bando si prevede di:
sostenere iniziative che coinvolgano e trasformino i contesti affinché essi siano risorsa e non ostacolo alla reale inclusione e cittadinanza delle persone con
disabilità “nella società” e in “tutti gli aspetti della vita” (cfr. Convenzione ONU, 2006);
favorire l’attuazione di pratiche, metodi e strumenti che, affrontando le sfide poste dalla relazione tra contesti e disabilità, contribuiscano a un miglioramento della qualità della vita della collettività e delle singole persone, anche disabili – in un’ottica di mainstreaming delle soluzioni;
promuovere un ambiente di incontro tra i soggetti che presidiano i temi della disabilità e le figure professionali esperte di design e progettazione sociale e culturale, per favorire l’applicazione di competenze, saperi e metodi disciplinari della progettazione e dei comparti culturali e artistici e al perseguimento dei desideri e delle aspirazioni delle persone con disabilità.
Proposte ammissibili
Sono ammissibili iniziative che riguardano il cambiamento negli ambiti della vita e della socialità di tutte le persone (sociali, umani, relazionali, sportivi, culturali, artistici, educativi, abitativi, lavorativi, politici, di cura) e preferibilmente non nei contesti specialistici, protetti o rivolti a sole persone con disabilità. Le candidature devono quindi promuovere interventi di cambiamento in grado di accrescere la partecipazione e i diritti di cittadinanza delle persone con disabilità in contesti “di tutti”, attraverso modifiche degli usi, delle pratiche, degli spazi, della governance e dei funzionamenti e in grado di garantire loro pari possibilità di scelta, accessibilità e protagonismo. Le iniziative possono intervenire sull’accessibilità e dei luoghi e dei contesti. Possono riguardare azioni di sensibilizzazione e/o produzione di conoscenze che attivino i contesti al fine di renderli maggiormente competenti a consentire la piena partecipazione delle persone con disabilità.
Le proposte possono altresì concernere iniziative e contesti esistenti, sulle quali si agisce in termini innovativi e migliorativi rispetto ai temi e le finalità di Cambiamenti, oppure proposte ex novo di contesti accessibili, purché sempre in un’ottica di mainstreaming. Le iniziative dovranno essere realizzate sul territorio del Piemonte.
Nel caso di iniziative che intervengono su un territorio sovraregionale (dove sia però compreso il Piemonte) saranno valutate, proporzionalmente alla rilevanza della dimensione sovraregionale, le ricadute e l’impatto della proposta sul territorio piemontese. Gli enti proponenti dovranno dimostrare di poter agire con esperienza, competenza e pertinenza nei contesti del territorio individuato, attraverso la propria attività sociale e/o attraverso la composizione del partenariato. Particolare attenzione sarà rivolta alla capacità di fare rete sul territorio di intervento. Le proposte dovranno dimostrare di essere orientate ad almeno 3 dei seguenti cambiamenti:
1. miglioramento dell’accessibilità e del benessere negli spazi pubblici e a valenza ed uso pubblico, attraverso la rimozione di barriere fisiche e sensoriali, l’incremento della comunicatività ambientale per persone con funzionamenti neurodiversi, l’incremento della concreta fruibilità dei percorsi e degli ambienti;
2. partecipazione e protagonismo delle persone con disabilità;
3. deistituzionalizzazione, superamento dei paradigmi assistenziali e valorizzazione di libertà e autodeterminazione delle persone con disabilità;
4. attenzione alla presenza di disuguaglianze intersezionali e discriminazioni multiple;
5. sensibilizzazione dei contesti “di tutti”, per promuovere l’accessibilità e la piena cittadinanza per le persone con disabilità;
6. responsabilizzazione dei singoli, delle reti sociali / amicali / familiari / di vicinato della persona e delle società ad agire come contesto competente, accessibile e interdipendente ai funzionamenti e ai progetti di vita delle persone con disabilità;
7. adozione di metodologie e approcci orientati alla personalizzazione del progetto di vita adulta;
8. soluzioni innovative di mainstreaming della disabilità nel welfare di prossimità (nei luoghi e negli ambiti della vita quotidiana, dell’educazione e formazione, del lavoro, dell’abitare, della socialità, ecc.) orientate alla costruzione di contesti attivamente partecipati – anche dalle persone disabili;
9. valorizzazione e utilizzo di luoghi pubblici (non connotati come luoghi di cura e assistenza), affinché diventino luoghi del benessere e cittadinanza di tutte le persone;
10. cambiamento del senso comune legato alla disabilità, attraverso iniziative formative, performative, sportive, artistiche, culturali e/o scientifiche e documentaristiche, finalizzate a un aumento della consapevolezza e della conoscenza sulle disabilità e alla promozione di nuove rappresentazioni della disabilità e protagonismo delle persone con disabilità.
In quanto soluzioni innovative, di trasformazione e di abilitazione dei contesti, le proposte possono essere caratterizzate da una fase di analisi e progettazione dell’intervento in situazione, ma devono imprescindibilmente prevedere anche l’applicazione e (nei casi in cui pertinente) la diffusione dell’iniziativa di cambiamento, in misura idonea a poterne monitorare e valutare i risultati e le ricadute.

Fasi, modalità di partecipazione e documenti necessari
La partecipazione al bando e l’invio delle candidature può avvenire esclusivamente attraverso l’apposita piattaforma online disponibile sul sito di Fondazione Time2, al link http://bandi.fondazionetime2.it. Coloro che intendono candidarsi, dopo aver concluso la procedura di accreditamento del proprio utente sulla piattaforma, procedono alla compilazione e all’invio scegliendo tra tra le due posizioni aperte: “Presenta un’idea iniziale” oppure “Candidati come Designer”.
PRESENTAZIONE DELLE IDEE INIZIALI
L’ente non profit che intende candidarsi a Cambiamenti dovrà presentare una proposta progettuale, denominata “idea iniziale”, comprensiva dei seguenti elementi:
– la descrizione del profilo e delle esperienze dell’ente proponente – tale descrizione dovrà riguardare tutti i soggetti che fanno parte dell’eventuale partenariato;
– l’identificazione del problema e del contesto territoriale su cui si intende intervenire;
– la definizione dell’obiettivo di cambiamento che si intende perseguire, e dei fondamenti che supportano le scelte di intervento;
– la descrizione della soluzione proposta, che illustri le attività da realizzare, i risultati previsti e i meccanismi di cambiamento che saranno attivati dall’intervento proposto;
Le teorie, i metodi, i dati e/o le statistiche, che supportano le scelte di intervento per il cambiamento desiderato.
– l’ambito di intervento specifico in cui il progetto agisce con riferimento alla sfida della relazione tra contesti e disabilità:
# accessibilità dei luoghi;
# accessibilità e competenza dei contesti di vita;
# modifiche di contesto per progetti di vita individuali, personalizzati e partecipati;
# welfare di comunità e prossimità – con mainstreaming della disabilità sensibilizzazione mediante iniziative formative, performative, sportive, artistiche e culturali;
# sensibilizzazione mediante contenuti scientifici / documentaristici;
# altro – solo se strettamente non previsto dagli ambiti identificati sopra.
– il budget indicativo previsionale dell’iniziativa;
– la disponibilità e/o l’interesse a collaborare con designer, per la progettazione e lo sviluppo delle soluzioni ipotizzate.
CANDIDATURA COME DESIGNER
In un procedimento parallelo e separato, il designer che intende candidarsi a Cambiamenti

– come professionista che lavori in proprio o come parte di un raggruppamento – dovrà presentare una manifestazione di interesse a rendere disponibili le proprie competenze, che comprenda i seguenti elementi:
– la motivazione a partecipare al programma e a perseguire le sue finalità;
– una proposta metodologica di intervento nell’ambito dei contesti inclusivi per la disabilità, che dimostri il tipo di approcci, metodi e strumenti di cui la professionista e/o il raggruppamento è competente;
– un portfolio di almeno quattro progetti rilevanti per lo scopo del programma;
– il curriculum vitae delle figure professioniste coinvolte, con evidenza delle esperienze professionali e personali di progettazione e realizzazione di iniziative, processi e servizi orientati alla trasformazione culturale e/o sociale, al protagonismo, ai processi di inclusione, al coinvolgimento e alla corresponsabilità, al bene comune.

Tempistiche di presentazione e di realizzazione delle proposte
PRESENTAZIONE DELLE IDEE INIZIALI
Le presentazioni delle idee iniziali potranno essere inviate attraverso la piattaforma online di Fondazione Time2 (http://bandi.fondazionetime2.it) a partire dalla pubblicazione del presente avviso sul sito di Fondazione Time2 e fino alle h. 15.00 del 15 maggio 2023.
MANIFESTAZIONI DI INTERESSE DEI DESIGNER
Le candidature come designer potranno essere inviate attraverso la medesima piattaforma online a partire dalla pubblicazione del presente avviso e senza una data di scadenza. Fondazione Time2 si riserva così la possibilità di costruire un database di professioniste e professionisti per questa e eventuali edizioni successive di Cambiamenti. Per il coinvolgimento in questa edizione del bando si terrà conto delle manifestazioni pervenute entro il 05 giugno 2023. La
richiesta di incontro conoscitivo e dell’esito avverrà ai recapiti indicati da coloro ritenute idonee allo sviluppo delle iniziative preselezionate.
FASE 1
L’esito positivo della selezione iniziale e l’accesso alla Fase 1 sarà pubblicato sul sito di Fondazione e comunicato via mail, all’indirizzo della persona referente dell’ente proponente (capofila, se del caso).
Le proposte preselezionate alla Fase 1 beneficeranno di un percorso di affiancamento di durata compresa tra uno e tre mesi, a seconda anche della tipologia di percorso proposto, A o B (vedi sezione 5 “Fasi” – FASE 1).
FASE 2
A conclusione del percorso di affinamento e matching della Fase 1, le proposte progettuali complete dovranno essere inviate attraverso la piattaforma online di Fondazione entro le h. 15:00 del 20 ottobre 2023. Maggiori dettagli sulle modalità di accesso alla piattaforma, compilazione e trasmissione delle proposte complete saranno comunicati a conclusione del percorso della Fase 1.
SVOLGIMENTO E DURATA DELLE INIZIATIVE
Le proposte progettuali complete della Fase 2 potranno avere una durata massima di 18 mesi dal momento dell’avvio delle attività progettuali, e dovranno in ogni caso concludersi entro il 30 aprile 2025.

Soggetti ammissibili

Possono partecipare a Cambiamenti, attraverso le due modalità distinte descritte nella sezione 5 “Fasi”:
Enti non profit in qualità di promotori delle “idee iniziali” e successivamente delle “proposte definitive” (Fase 2). Gli enti non profit devono essere formalmente costituiti (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, cooperative sociali, fondazioni e altri enti senza fini di lucro); possono candidarsi gli enti locali e le pubbliche amministrazioni.Gli enti possono presentarsi singolarmente o in forma di partenariato. Particolare at-
tenzione sarà rivolta alla capacità di fare rete sul territorio di intervento. I gruppi informali possono essere partner di proposte presentate da soggetti
ammissibili.
Ogni ente ammissibile può presentare una sola proposta di idea iniziale in qualità di capofila; può figurare come partner anche in proposte presentate da altri soggetti ammissibili.
Il soggetto proponente/capofila, dovrà avere sede sul territorio del Piemonte e/o svolgere le proprie iniziative in Piemonte.
Designer e professioniste della progettazione sociale e culturale, per manifestare interesse a rendere disponibili le proprie competenze per la progettazione e lo
sviluppo delle idee iniziali. Possono manifestare interesse designer che operano individualmente, in raggruppamento e/o in rete nel campo del design di servizi,
co-design, progettazione artistica, sociale, culturale, design inclusivo/universale et similia.
I designer (persone fisiche, le associazioni, le società) devono avere sede legale e/o operativa in Italia.

Esiti
Gli esiti per l’accesso alla Fase 1 saranno resi pubblici sul sito di Fondazione Time2 e comunicati agli enti selezionati entro il 30 giugno 2023. Le iniziative non citate in questa occasione sono da ritenersi non accolte, e dunque escluse dalla partecipazione alla Fase 2. Gli esiti della Fase 2 saranno resi noti nell’autunno 2023.
13. // Contatti, webinar e FAQ
Tutte le informazioni sono rese disponibili alla pagina web del bando:
http://fondazionetime2.it/cambiamenti/.
Per informazioni, richieste di chiarimento o per richieste di appuntamento telefonico nel merito dell’avviso è possibile scrivere a info@fondazionetime2.it; per quesiti relativi al funzionamento della piattaforma online di candidatura, è opportuno scrivere a webmaster@fondazionetime2.it.
Le risposte alle domande frequenti (FAQ) saranno pubblicate progressivamente all’interno della pagina web e delle sezioni dedicate a designer e enti. Si raccomanda di consultarle prima di procedere a nuovo invio di richiesta informazioni.

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