Scadenza: 05 aprile 2024

Bando Territori in luce 2023 di Fondazione Compagnia di San Paolo – Come attestato dagli Osservatori regionali sul Turismo di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, la ripresa post-pandemica registrata nel corso del 2022 dal settore turistico nel Nord Ovest ha trovato conferma anche nel 2023, con flussi importanti dall’estero.

La ricaduta economica territoriale del turismo è un punto di forza che merita di essere potenziato. Inoltre, la crescente attenzione di turisti e viaggiatori verso una tipologia di turismo “green”, consapevole delle risorse naturali e culturali e con un orientamento spiccato verso l’outdoor, rappresenta un’opportunità importante da cogliere. L’offerta green presuppone il coinvolgimento delle comunità locali: consapevolezza, riconoscimento e messa in valore delle identità in termini paesaggistici e socio-culturali sono elementi cruciali.

Questo tipo di offerta va costruita tramite processi di coprogettazione, collaborazione e cogestione tra gli attori. Il lavoro in rete tra soggetti pubblici e privati, istituzionali ed economici, formali e informali, rappresenta uno dei prerequisiti delle proposte turistiche più solide. L’unicità dell’offerta è, del resto, uno degli aspetti che più incentivano i turisti a scegliere le destinazioni, un’unicità che è spesso generata da proposte integrate e coerenti. La comunicazione e il marketing, soprattutto on line, sono poi centrali per promuovere e posizionare la proposta turistica e modularla in rapporto a specifici target.

Il rischio dell’overtourism è reale in alcune aree di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e bisogna tenerne conto. Offerte alternative sono però possibili, specie nelle aree interne, oggi meno frequentate, con vantaggio per queste ultime e alleggerimento del carico turistico di quelle tradizionali.
Tali aree alternative hanno bisogno di azioni di mobilità sostenibile per l’offerta turistico-culturale, ma anche di interventi a favore dell’accessibilità socio-culturale, fisica ed economica, in conformità con un concetto di democratizzazione della cultura.
La valorizzazione delle località al di fuori dei circuiti del turismo di massa rientra tra le finalità del programma “Turismo delle Radici”, inserito nel 2022 all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e rivolto agli italo-discendenti ed espatriati italiani nel mondo. Il 2024, in particolare, sarà l’“Anno delle radici italiane”.

La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene la cultura in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta attraverso la valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale e il supporto alla produzione e alla programmazione artistica e creativa. Alla luce del Piano strategico 2021-2024, questo impegno si concentra sulle identità culturali dei territori: ciò avviene attraverso il sostegno a progetti derivanti da un’interpretazione condivisa e radicata di obiettivi di valorizzazione, mediante l’attivazione di reti e azioni turistiche sostenibili.

Il bando “Territori in luce” si inserisce nel quadro del percorso avviato con il più articolato bando “In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori” e ne rappresenta una sua attualizzazione e focalizzazione rispetto a scenari in rapida evoluzione.
Il bando integra tre diversi strumenti della “cassetta degli attrezzi” del Piano Strategico 2021-2024 della Fondazione. Si tratta di un bando tematicamente verticale che sollecita linee di sviluppo incardinate su reti, identità culturali e turismo sostenibile; punta all’affinamento del rapporto con le amministrazioni locali e prevede l’attivazione di competenze in forma personalizzata attraverso percorsi di formazione e accompagnamento rivolti agli enti dei sistemi turistici regionali di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e ai partenariati selezionati (per i dettagli si rimanda al paragrafo “Attività connesse al bando”).
In applicazione del Piano Strategico 2021-2024, il bando “Territori in luce” agisce su alcune dimensioni trasversali che interessano i nostri sistemi territoriali. Esso si concentra infatti sulla valorizzazione delle “Geografie” – intese come specificità, diversità e interconnessioni tra i territori – per stimolarli a lavorare sul proprio potenziale e farne risorsa di sviluppo e attrattività, nella direzione di superare gli squilibri tra centri e periferie.
Agisce inoltre sulla trasversalità “Green” che interessa la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico; ciò in linea con il principio del “Do No Significant Harm” (DNSH) del Green Deal europeo, secondo il quale, così come anche richiamato nel Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza, le misure di sviluppo non debbano arrecare danno significativo all’ambiente (Regolamento UE 2021/241).

Finalità generali e obiettivi specifici

Il bando “Territori in luce” si prefigge le seguenti finalità:

valorizzare in chiave turistica il patrimonio artistico culturale diffuso di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta per creare opportunità di crescita culturale, sociale ed economica per i territori;
favorire ed accrescere il valore delle reti territoriali e tematiche;
favorire lo sviluppo sostenibile dei territori e, in particolare, il turismo sostenibile, che promuova la conoscenza delle culture locali, nel rispetto dell’ambiente e dei sistemi di vita delle comunità.

In coerenza con le finalità generali sopra riportate, gli obiettivi perseguiti dal bando sono:

individuare e promuovere le identità e le specificità culturali sostenendo proposte che sviluppino e valorizzino coerentemente e concretamente le autenticità territoriali e che siano in grado di favorire ricadute economico-turistiche;
promuovere e sostenere la creazione e lo sviluppo di reti territoriali, solide e rappresentative, capaci di favorire e accrescere l’attrattività turistica e il posizionamento del proprio contesto locale, attraverso il coinvolgimento attivo di enti appartenenti al sistema turistico e degli stakeholder pertinenti;
promuovere e sostenere progetti che propongano un’offerta turistico-culturale ambientalmente sostenibile riguardo alle risorse paesaggistiche, idriche e alla biodiversità del territorio (anche in un’ottica di riconversione di aree o siti contaminati), l’impiego di energia da fonti rinnovabili e di soluzioni tecnologiche ad alta efficienza energetica, l’attivazione di sistemi di mobilità green e slow, azioni di riciclo dei rifiuti e di economia circolare, di sensibilizzazione, educazione e comunicazione rispetto dell’ecologia, nonché il monitoraggio e il contenimento dell’“impronta ecologica” delle iniziative proposte;
sostenere progetti che si propongano la crescita culturale, economica e sociale della comunità locale di riferimento in un’ottica di turismo rigenerativo dei luoghi, attraverso collaborazioni con i diversi attori del contesto economico, sociale, educativo, culturale e formativo nella definizione di un’offerta turistica caratterizzata da adeguati standard qualitativi sia per i turisti che per i residenti;
sostenere progetti capaci di attivare piani di comunicazione e promozione rivolti a specifici target, al fine di posizionare e rendere attraente, almeno a livello regionale, la propria offerta culturale territoriale.

Soggetti ammissibili

Sono ammessi alla partecipazione del bando partenariati composti da un minimo di 3 a un massimo di 6 enti (pubblici e/o privati), almeno uno dei quali appartenente al sistema turistico regionale di riferimento (a titolo esemplificativo consorzi, ATL, Pro Loco…).

Per favorire l’apporto strategico degli enti locali ai progetti, il partenariato potrà includere pubbliche amministrazioni di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta o attivare con tali enti partnership di secondo livello.

La domanda dovrà essere presentata alla Compagnia di San Paolo da un unico ente, capofila del partenariato, con sede in Piemonte, Liguria o Valle d’Aosta. Il capofila sarà il referente del progetto e riceverà l’eventuale contributo. Dovrà essere un ente ammissibile al contributo della Fondazione, secondo quanto indicato in dettaglio nel documento “Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali” presente sul sito web della Fondazione Compagnia di San Paolo alla sezione “Contributi”: https://www.compagniadisanpaolo.it/it/cosa- facciamo/contributi/

Il contributo sarà suddiviso tra i partner a cura dell’Ente capofila e la logica, nonché la misura, della redistribuzione delle risorse del contributo è da considerarsi parte integrante del progetto. Si precisa che il contributo della Compagnia non potrà essere percepito nemmeno in parte a beneficio di soggetti non ammissibili (così come indicato in dettaglio nel documento “Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali”). Il contributo, tuttavia, potrà, se il progetto lo prevede, essere utilizzato per acquistare servizi da imprese o enti non ammissibili ai sensi del regolamento.

Il partenariato dovrà essere formalizzato dalla sottoscrizione di un atto di collaborazione (quale, a titolo esemplificativo, un protocollo d’intesa, una convenzione, una lettera di intenti, un accordo tra le parti nonché da un regolamento relativo alla governance controfirmato da tutti gli enti aderenti), che definirà per tutto l’arco di tempo di realizzazione del progetto le dimensioni dell’intera proposta, le responsabilità di ogni ente coinvolto, la suddivisione dei costi e del contributo della Compagnia e l’origine della copertura delle spese non oggetto del contributo della Compagnia.

Il capofila ha responsabilità della governance del partenariato, dello sviluppo del progetto e dell’attuazione delle azioni previste. Come sopra indicato, il budget del progetto deve specificare i fondi e le risorse che ogni ente del partenariato allocherà al progetto.

Gli enti potranno partecipare ad un solo progetto in qualità di capofila e a non più di due progetti in qualità di ente partner. Per gli enti appartenenti al sistema turistico regionale la partecipazione in qualità di ente partner è estesa fino a un massimo di tre progetti.

Saranno escluse le candidature presentate da un singolo ente.

Sono esclusi dalla partecipazione a questo bando, in qualità di capofila:

gli enti con sedi legali non collocate in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta;
le persone fisiche, gli enti aventi fini di lucro e le imprese commerciali (con eccezione delle imprese strumentali, delle imprese sociali, delle cooperative sociali come disciplinate dalla normativa tempo per tempo vigente, oltreché delle cooperative operanti nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero);
gli enti in cui la Fondazione Compagnia di San Paolo riveste la qualifica di ente fondatore, socio o associato (N.B.: questi Enti possono essere parte del partenariato);
il Ministero della Cultura e le sue amministrazioni periferiche, la Regione Piemonte, la Regione Liguria, la Regione Valle d’Aosta, il Comune di Torino, il Comune di Genova, gli Atenei con sede in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. I medesimi enti possono tuttavia essere parte del partenariato.

Iniziative ammissibili

Sono ammesse al bando iniziative di turismo culturale in ambito storico-artistico finalizzate alla valorizzazione in chiave turistica e alla fruizione di beni storico-artistici, architettonici e paesaggistici (a titolo esemplificativo e non esaustivo: forti alpini, castelli, borghi, siti Unesco, percorsi storico-religiosi, arte e patrimonio religioso…).
I progetti potranno sviluppare proposte di valorizzazione di beni e attività culturali e riconnettersi, indicativamente, ad uno tra i seguenti tematismi:

Le figure illustri del passato.
Le produzioni artigianali e creative di eccellenza.
Le vie, i cammini e i percorsi storici.
Il paesaggio culturale.

I progetti potranno prevedere la realizzazione di una pluralità di azioni tra loro integrate (a titolo esemplificativo e non esaustivo programmazioni di performing arts, itinerari e visite guidate dedicate a beni e patrimonio culturale diffuso, riordino archivistico e documentale, mostre, residenze d’artista, valorizzazione di collezioni museali etc.).

Le iniziative dovranno innestarsi in piani di valorizzazione turistica territoriale già presenti e, preferibilmente, già finanziati nell’ambito di bandi nazionali e europei, indicando in maniera puntuale i riferimenti a tali documenti strategici.

La candidatura dovrà definire un chiaro indirizzo biennale del progetto, comprensivo degli ambiti e delle finalità, degli obiettivi che si pone e delle specifiche azioni che verrebbero messe in atto per raggiungerli.

La proposta progettuale dovrà individuare un team di progetto dedicato alla concreta realizzazione delle iniziative e formalizzato dal partenariato al momento della presentazione della domanda di candidatura. I team di progetto dovranno prevedere al loro interno almeno il 30% di giovani (under 35, nati dal 1988 in poi).

I progetti dovranno specificare servizi di base e aggiuntivi alle iniziative, coinvolgendo la comunità locale e le attività economico-commerciali, collegate alla più ampia offerta turistica e culturale del territorio e della comunità di riferimento. Ad esempio, a tal fine sono ammessi accordi e convenzioni con realtà commerciali e produttive, associazioni di categoria, reti locali di valorizzazione e promozione turistica (Club di prodotto).

La proposta progettuale dovrà rivolgere particolare attenzione ai principi del turismo sostenibile, in una dimensione ecologica e di salvaguardia ambientale, con la realizzazione di azioni ed iniziative orientate a preservare la biodiversità e le risorse idriche, a valorizzare il patrimonio arboreo, a bonificare aree o siti contaminati, a promuovere l’impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili e soluzioni tecnologiche ad alta efficienza energetica, ad incentivare l’economia circolare, il riciclo e la riduzione dei rifiuti, a sensibilizzare la comunità e i turisti sui temi dell’ecologia e della salvaguardia delle risorse ambientali anche con attività educational e azioni di comunicazione.

Saranno incoraggiate, in particolare, le progettualità in grado di favorire la mobilità sostenibile e promuovere soluzioni integrate, intermodali ed innovative di trasporto, a basso impatto ambientale, non solo per i turisti, ma anche per le comunità locali; potranno essere attivate collaborazioni con soggetti pubblico-privati del settore volte a convogliare i flussi tra le grandi città e le mete di nicchia e a favorire la micromobilità, anche nell’ottica della realizzazione di ticket unici. Inoltre, saranno favorite soluzioni slow, che puntino all’inclusività e alla creazione di esperienze di visita ad alta qualità e originalità.
Infine, richiamandosi al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH) e a certificazioni, protocolli e linee guida condivisi quali, a titolo esemplificativo, i Criteri Ambientali Minimi (CAM) e la certificazione ISO 20121 per la sostenibilità degli eventi, la progettazione dovrà prevedere strumenti di monitoraggio dell’impronta ecologica delle proprie iniziative pubbliche e agire in un’ottica di progressiva riduzione della stessa.

Il progetto presentato potrà prevedere interventi che favoriscano la strutturazione di proposte esperienziali, quali per esempio in Liguria, l’approccio sostenibile al sistema marino, con esperienze di pratica sportiva e di scoperta, da inserire nel contesto storico e culturale delle località e, peraltro, realizzabili anche nell’ambito di bacini di acqua dolce.

Per quanto attiene all’accessibilità, il bando privilegia percorsi ed azioni di sensibilizzazione ed educazione volti a rendere fruibili a tutti contenuti, prodotti ed esperienze culturali (accessibilità culturale/sociale) nonché l’attuazione di misure per la fruibilità e la visitabilità fisica di beni e luoghi oggetto di valorizzazione, attraverso il progressivo azzeramento delle barriere architettoniche e fisiche (accessibilità sensoriale) sia a favorire la partecipazione e l’adesione alle iniziative pubbliche e agli eventi delle fasce economicamente più deboli della popolazione (attraverso gratuità, convenzioni, sconti, bonus e facilitazioni – accessibilità economica).

La candidatura dovrà individuare i target di popolazione ai quali il progetto si rivolge e prevedere la definizione di un piano di comunicazione e promozione che, tramite l’identificazione di strategie, azioni e strumenti dettagliati, miri a collocare e a rendere l’offerta culturale proposta attraente, nel più ampio quadro territoriale delle opportunità turistiche.

È ampliamente caldeggiata un’apertura ai visitatori internazionali, che andrà comprovata con azioni mirate orientate almeno alla divulgazione delle iniziative, ad esempio tramite piattaforme dedicate e/o la traduzione dei materiali promozionali.

I progetti dovranno infine sviluppare e descrivere strumenti di controllo e monitoraggio in tutte le fasi di realizzazione delle iniziative.

Le iniziative previste nel progetto dovranno essere aperte al pubblico e svolgersi tra giugno e dicembre 2024 in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta con l’esclusione dei Comuni di Torino e Genova, dove la Fondazione interviene con altri strumenti. La progettazione delle attività potrà essere avviata a partire dalla data di presentazione della candidatura al bando.

Sono esclusi:

i progetti unicamente rivolti ad attività di ricerca e i progetti di fattibilità in ambito architettonico;
le proposte presentate da un partenariato composto da meno di 3 enti, di cui almeno uno appartenente al sistema turistico regionale;
i progetti con preminente componente di formazione e didattica;
le iniziative e le attività di carattere amatoriale e dilettantistico;
le acquisizioni di beni immobili;
gli interventi strutturali, manutentivi e di restauro di beni mobili e immobili, qualora i costi
relativi superino il 15% dei costi complessivi dell’iniziativa; inoltre i beni in questione
dovranno essere in modo comprovato funzionali al progetto;
le domande di generico sostegno a favore dell’attività istituzionale degli enti proponenti o
degli enti gestori di beni;
i progetti di enogastronomia. Tali attività potranno essere collegate all’iniziativa ma non
potranno ricevere né in tutto né in parte il contributo della Compagnia;
i progetti che prevedono la realizzazione di un unico evento;
le iniziative che si sviluppino sui Comuni di Torino e Genova.

Modalità di presentazione delle domande

La partecipazione al bando comporta l’accettazione delle procedure, dei criteri e delle indicazioni ad esso riferite. La mancanza dei requisiti e l’inosservanza delle condizioni e delle procedure previste comporteranno l’esclusione della richiesta di partecipazione.

Per presentare la candidatura al bando è obbligatorio utilizzare esclusivamente la procedura
ROL richiesta on-line, nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione, accedendo
all’apposita modulistica dedicata al bando: https://rol.compagniadisanpaolo.it/Frontend/Rol/

Scadenza di presentazione delle domande

La scadenza di presentazione delle candidature è fissata alle ore 12 di venerdì 5 aprile 2024.

Esiti

La selezione delle domande avverrà, con modalità comparative, a insindacabile giudizio del Comitato di Gestione della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Gli esiti del Bando verranno pubblicati sul sito della Fondazione entro venerdì 28 giugno 2024. Le iniziative non citate dovranno ritenersi non accolte.

Contatti

Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti esclusivamente all’indirizzo e-mail: missioneattrattivita@compagniadisanpaolo.it, specificando nell’oggetto: “Bando Territori in luce”.
Domande di natura tecnica sulla compilazione della ROL dovranno essere inoltrate all’indirizzo e-mail: assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.