L’educazione civica viene introdotta con la legge 92 del 20 agosto 2019  ed il suo insegnamento scolastico diventa disciplina trasversale che interessa tutti i gradi scolastici, a partire dalla scuola dell’Infanzia fino alla scuola secondaria di II grado da settembre 2020 .

Il CSV è convinto che questa  possa essere un’occasione per favorire l’incontro tra associazioni e scuole per questo è stato organizzato un percorso formativo con l’obiettivo di preparare le associazioni e a saper cogliere questa opportunità.

La Legge “Introduzione all’insegnamento scolastico dell’educazione civica” ha lo scopo di favorire, da parte delle Istituzioni scolastiche, una corretta attuazione dell’innovazione normativa la quale implica, ai sensi dell’articolo 3, una revisione dei curricoli di istituto per adeguarli alle nuove disposizioni.

La Legge, ponendo a fondamento dell’educazione civica la conoscenza della Costituzione Italiana, la riconosce non solo come norma cardine del nostro ordinamento, ma anche come criterio per identificare diritti, doveri, compiti, comportamenti personali e istituzionali, finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La Carta è in sostanza un codice chiaro e organico di valenza culturale e pedagogica, capace di accogliere e dare senso e orientamento in particolare alle persone che vivono nella scuola e alle discipline e alle attività che vi si svolgono.

I Progetti di educazione civica sono inseriti nel curriculum scolastico e sono un valido strumento per perseguire le finalità e gli obiettivi didattici previsti nella programmazione.

L’insegnamento ruota intorno a tre nuclei tematici principali:

  1. COSTITUZIONE, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà
  2. SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio
  3. CITTADINANZA DIGITALE

Nelle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica si legge che la materia supera i canoni di una tradizionale disciplina, assumendo più propriamente la valenza di matrice valoriale trasversale che va coniugata con le discipline di studio, per evitare superficiali e improduttive aggregazioni di contenuti.

Da questa affermazione emerge quanto la materia possa essere collegata al volontariato che, per sua natura intrinseca, è di per sé educazione civica. Diventa essenziale strutturare degli interventi insieme alle associazioni che possano da un lato rispondere alle esigenze formative della scuola e dall’altro rispondere alle esigenze degli ETS.

Nell’allegato C delle Linee Guida “Integrazioni al Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione (D. Lgs. 226/2005, art. 1, c. 5, Allegato A), riferite all’insegnamento trasversale dell’educazione civica” si legge che tra gli obiettivi della materia vi è anche “imparare a partecipare al dibattito culturale. Saper cogliere la complessità dei problemi esistenziali, morali, politici, sociali, economici e scientifici e formulare risposte personali argomentate. Riuscire a prendere coscienza delle situazioni e delle forme del disagio giovanile ed adulto nella società contemporanea e comportarsi in modo da promuovere il benessere fisico, psicologico, morale e sociale. Rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo, migliorarlo, assumendo il principio di responsabilità. Riuscire ad adottare i comportamenti più adeguati per la tutela della sicurezza propria, degli altri e dell’ambiente in cui si vive, in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo, curando l’acquisizione di elementi formativi di base in materia di primo intervento e protezione civile. Perseguire con ogni mezzo e in ogni contesto il principio di legalità e di solidarietà dell’azione individuale e sociale, promuovendo principi, valori e abiti di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie.”

Tutti questi punti sono alla base dell’attività di tanti ETS che operano sul nostro territorio. Per questo motivo diventa fondamentale che le associazioni di adoperino affinché il volontariato venga visto anche dal mondo della scuola come spazio di crescita personale: crescita che avviene attraverso l’esperienza e lo scambio di competenze nell’azione con i volontari.

Tutte le informazioni sono sul sito istruzione.it

Le associazioni interessate a capire come strutturare una proposta per le scuole possono contattare il CSV.
Referente Valentina Fida scuola.progetti@csvcuneo.it
Cell. 3703786116

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