Un percorso per uscire dagli schemi rigidi che classificano e descrivono le persone con disabilità come passive e bisognose di cura e per pensarle attive e capaci di perseguire i propri sogni e le proprie aspirazioni. Questo è il principale obiettivo del progetto “#Ioposso – Un’autonomia possibile per le persone con sindrome di down” messo in pista dall’associazione Centro Down nell’ambito dei progetti di intervento della Regione Piemonte.

L’obiettivo finale è porre questi ragazzi in condizione di scegliere, promuovendo la loro vita indipendente, attraverso la costruzione, insieme ed attorno ad ogni persona, di un sistema di supporto personalizzato che consenta di vivere attivamente nella sua comunità di appartenenza.

Il percorso inizia da lontano: nel 2014 il Centro Down Cuneo ha attivato il primo laboratorio di educazione all’autonomia rifacendosi all’esperienza vincente avviata a Roma dal 1989 dall’AIDP (Associazione Italiana Persone Down).

Da allora sono state fatte tante cose per bambini e ragazzi con sindrome di Down: oggi l’associazione vuole fare un passo avanti realizzando un percorso organico di formazione all’autonomia che rappresenti una presa in carico dall’infanzia all’età adulta.

Stiamo parlando di un cammino complesso che prevede diverse attività per bambini e ragazzi che si svolgono seguendo percorsi ragionati con lo scopo di soddisfare obiettivi specifici. In primis quello della comunicazione, poi l’orientamento per arrivare ad azioni concrete come il comportamento stradale, l’uso del denaro e dei servizi.

Tutto il percorso è commisurato all’età delle persone. Per i bambini dai 6 anni sono previsti laboratori alla scoperta dei sensi, punto di partenza verso l’autonomia. Per i ragazzi dai 10 ai 14 anni si cerca di farli diventare “esploratori verso l’autonomia” per far scoprire il mondo fuori casa, conoscersi e interagire con gli altri. Dopo i 15 anni si passa al “Club dei ragazzi” per prepararli all’autonomia futura fuori casa, assecondando inoltre la loro spinta all’indipendenza che è tipica di questa età di intervento. Dopo i 18 anni si arriva “All’agenzia del tempo libero” che prevede di favorire incontri di autonomia e programmazione del tempo libero.

Tutti questi step servono per arrivare a “CASA+: La palestra del tempo libero” un progetto semi residenziale che prevede esperienze di vita indipendente trascorrendo in alloggio i 2 giorni del fine settimana.  Piccoli gruppi di 4/5 persone che, affiancati da 2 operatori e 1 volontario, vengono coinvolti in tutte le attività domestiche dalla spesa, alla cucina alle pulizie.

 

Ha dichiarato il Presidente Andrea Selleri: “Il progetto IoPosso – Un’autonomia possibile per persone con sindrome di Down, rappresenta il completamento delle tappe di un percorso di educazione all’autonomia che l’associazione ha avviato nel 2014. Si tratta della realizzazione di un sogno. Grazie all’importante contributo assegnato dalla Regione Piemonte, centro Down Cuneo ha potuto implementare tutti i 6 strumenti formativi che seguono la crescita delle persone con sdDown dall’infanzia fino alla condizione adulta. Si tratta di gioco educazione, poi uscita di casa, scoperta del territorio, sapersi muovere, usare tutti i servizi, programmare e vivere in autonomia tempo libero, primi passi di vita abitativa autonoma. Tutto questo per dotare le persone con sdDown di abilità e competenze che possano consentire loro la realizzazione di una vita indipendente.
Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo riconoscere che è stato fondamentale il supporto del CSV che attraverso specifici momenti formativi ci ha consentito di realizzare il progetto che è poi stato accolto dalla Regione.”

 

Il progetto, unico nel suo genere per un territorio come quello della Granda, vede una rete di attori che da anni lavorano bene insieme. Il Centro Down Cuneo è riuscito a trasformare un sogno in realtà grazie alla collaborazione con Consorzio socioassistenziale del cuneese, CSV Cuneo, Cooperativa Proposta 80 e APS Camminare insieme Onlus.

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